I Buddenbrook. Decadenza di una famiglia (di Thomas Mann)

I Buddenbrook. Decadenza di una famiglia è il primo romanzo dello scrittore tedesco Thomas Mann, pubblicato a ventisei anni, nel 1901.

Il romanzo racconta la storia della famiglia Buddenbrook, una famiglia di commercianti di Lubecca. Seguiamo la storia di questa famiglia da inizio 1800 fin quasi alla fine del secolo, durante gli anni assistiamo al ricambio generazionale, al passaggio del testimone da padre in figlio, alla perdita della prosperità e all’inevitabile decadenza che pian piano porta la famiglia sull’orlo del fallimento.

 

 

 

La storia inizia nell’ottobre del 1835, a Lubecca, dove il senatore e direttore di una ditta di granaglie, Johann Buddenbrook senior, offre per parenti ed amici una lussuosa cena, per inaugurare la sua nuova e maestosa residenza sulla Mengstrasse.
Nella città, i Buddenbrook sono i massimi rappresentanti della solida e fiera borghesia tedesca con i suoi principi di dignità, rispetto e apparenza. Commercianti da secoli, essi riescono a prosperare e a superare le prime difficoltà finanziarie con ottimismo.
Alla morte del vecchio Buddenbrook, prende le redini della famiglia e della ditta il figlio Jean, già sposato e padre di quattro ragazzi : il maggiore Thomas, detto Tom, in quanto erede avviato alla carriera di commerciante, Christian, scapestrato dandy, la bella Antonie, detta Tony e la più piccola Clara.
Il romanzo si sofferma sui loro tratti psicologici e sull’infanzia ed adolescenza dei quattro, ma la morte improvvisa anche di Jean e l’ascesa di Thomas, i Buddenbrook raggiungono l’apice della fortuna. Eppure i germi della decadenza già cominciano a manifestare i loro effetti : Tom sposa la bella e malinconica olandese Gerda, che trasmette con la sua figura un’aria di inquietudine e fatalità all’interno della famiglia, Christian sfugge alle responsabilità della vita, Clara sposa un infido pastore luterano e la dignitosa Tony passa miserevolmente da un matrimonio all’altro.
Di contro vedono arricchirsi i rivali Hagenström e comprare la vecchia casa sulla Mengstrasse.
Nonostante l’elezione a senatore di Thomas e una nuova residenza nella Fischergrube, l’ultimo dei Buddenbrook, Hanno figlio di Thomas, farà calare per sempre il sipario sulla drammatica storia della famiglia.

Il sottotitolo del romanzo ne rappresenta l’essenza stessa: Decadenza di una famiglia. I Buddenbrook è proprio il racconto delle peripezie economiche, morali e affettive di questa famiglia di borghesi tedeschi, peripezie che li condurranno verso un’inesorabile e lento declino percepibile sin da subito.


Con questo romanzo, Thomas Mann, imprime la definita svolta nella letteratura mondiale. Il romanzo naturalista cede il passo ad un romanzo improntato per una indagine psicologica, l’ambiente e le tare ereditarie che influenzavano i personaggi, scompaiono per far posto ad una dimensione più individuale, la narrazione si fa più corposa, lo stile più fine e lo scrittore tedesco lo evidenzia attraverso il ritratto della società borghese d’anteguerra.

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Alcune frasi del libro.

Il bene viene sempre troppo tardi, diventa realtà troppo tardi, quando non si è più capaci di goderne.


Figliuol mio, attendi con zelo ai tuoi negozi durante il giorno, ma concludi soltanto quegli affari che ti consentano di riposare tranquillo la notte.

Ma io non voglio dimenticare! Dimenticare… è forse un conforto?

 

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